Dollaro, inflazione sotto le attese

Nuovo aggiornamenti sui dati relativi all’inflazione e alla variazione dei prezzi. In particolar modo, il CPI aumenta di 0,2 punti percentuali su base mensile a novembre (contro il consenso di +0,3 per cento mese su mese), sulla scia di un calo dei prezzi dei beni core. La componente energia aumenta di 1,2 per cento mese su mese, spinta dalla benzina (per via della correzione stagionale). L’indice core aumenta di 0,2 per cento mese su mese per via dell’arrotondamento (la variazione è di 0,15 per cento mese su mese), con un calo dei prezzi dei beni di -0,25 per cento su base mensile più che controbilanciato dall’aumento di 0,3 per cento su base mensile dei servizi core, in accelerazione rispetto ai due mesi precedenti.

Alla luce di quanto sopra, non possiamo non ricordare come i dati confermano il trend positivo dei prezzi, senza indicazioni di surriscaldamento, almeno per ora. I prezzi dei beni risentiranno dell’apprezzamento del dollaro e contribuiranno a controbilanciare eventuali pressioni verso l’alto nel settore dei servizi.

Tra gli altri dati macro della stessa area, notiamo come il PPI a novembre aumenta di 0,4 punti percentuali su base mensile; l’indice core è in rialzo di 0,2 per cento mese su mese. I prezzi dei servizi aumentano di 0,5 per cento su base mensile, sulla scia di un balzo di 1,3 punti percentuali mese su mese della componente volatile del commercio. I dati confermano il quadro di moderato rialzo dell’inflazione. Nei prossimi mesi ci saranno forze contrastanti in azione sui prezzi in USA: spinte verso l’alto legate alla riduzione delle risorse inutilizzate e alla ripresa del prezzo del petrolio, contrastate dalle pressioni verso il basso determinate dall’apprezzamento del cambio.

Vedremo se i presupposti saranno destinati a trascinarsi anche con il prossimo aggiornamento relativo al mese di dicembre.