Euro e sterlina, correzioni in vista

forex99332Contrariamente alla buona prestazione di forza del dollaro, l’euro non riesce ancora a fornire segnali incoraggianti. Ieri ha segnato un doppio massimo a 1,2499 EUR/USD, ed è poi immediatamente arretrato fino a 1,2419. Complessivamente, nonostante qualche timida ripartenza, l’impressione è che la valuta unica europea rimanga priva di spunti significativi, e che i rischi siano ancora, pesantemente, verso il basso. L’unica motivazione di rimbalzo nel brevissimo termine sembra essere il discorso del numero 1 della Federal Reserve, Yellen, che in caso di dichiarazioni rilevanti potrebbe consentire e favorire qualche cambiamento. L’attenzione sembra tuttavia essere incentrata sui dati di Pil area euro del 3° trimestre. Per quanto concerne invece la sterlina, la valuta ha corretto sull’inflation report, passando da 1,59 a 1,57 GBP/USD e da 0,78 a 0,79 EUR/GBP. Rivedendo al ribasso le proiezioni di crescita ma soprattutto di inflazione, la Bank of England ha chiaramente lasciato intendere che salvo sorprese favorevoli dai dati, il primo rialzo dei tassi potrebbe arrivare un po’ più tardi rispetto alle attese. Il 2° trimestre 2015 diventa quindi più probabile del 1° come tempistica per poter stimare l’avvio della svolta sul bank rate. In ogni caso, niente è certo: così come la Fed, anche la Bank of England ha tenuto a sottolineare che la decisione sarà “data-dependent”, dipendendo – di fatti – da qualche elemento macroeconomico. In particolare, se l’inflazione dovesse scendere meno delle attese e/o i salari risalire prima del previsto, l’ipotesi di una mossa nel 1° trimestre verrebbe presa nuovamente in considerazione. Lo scenario più probabile è inoltre quello che prevede un rialzo BoE pressoché simultaneo a quello della Fed. Nel breve comunque i rischi sono perlopiù verso il basso. Attenzione infine a quello che accadrà la prossima settimana, quando la pubblicazione di alcuni indicatori potrebbe conferire minore o maggiore forza alla sterlina: occhi aperti sui dati dell’inflazione martedì e i verbali BoE mercoledì.

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