I vantaggi degli ETF

Abbiamo recentemente introdotto che cosa siano gli ETF e quali siano le loro principali caratteristiche. Ma quali sono i vantaggi tipici di questo strumento?

L’elenco potrebbe essere lungo, ma cominciamo dall’aspetto della liquidità intraday: in termini più concreti, puoi comprare e vendere ETF in qualsiasi momento della giornata di negoziazione. Se il mercato sta crollando, puoi pur sempre uscire in ogni momento, mentre con un fondo comune dovresti aspettare fino a dopo la chiusura delle negoziazioni… traducendosi in un ritardo che potrebbe essere molto costoso.

Un altro beneficio è legato ai costi inferiori: anche se non è garantito, gli ETF hanno spesso indici di spesa totale più bassi rispetto ai fondi comuni d’investimento concorrenti. Il motivo è semplice: quando si acquistano quote di un fondo comune di investimento direttamente dalla società di gestione del risparmio, tale società deve gestire una grande quantità di documenti per registrare chi sei, dove vivi e per inviarti i documenti. Quando si acquistano azioni di un ETF, lo si fa attraverso il proprio conto di intermediazione, e tutta la registrazione viene effettuata (e pagata) dalla propria società di riferimento, con produzione di minori documenti. Inoltre, gli ETF hanno generalmente una gestione passiva, limitandosi a replicare il benchmark, mentre lo scopo dei fondi comuni è quello di superarlo, attraverso una gestione attiva.

Altro “pro” è legato alla trasparenza: le quote in un ETF sono comunicate regolarmente e frequentemente, in modo che gli investitori sappiano in cosa stanno investendo e dove il loro denaro è appostato. I fondi comuni di investimento, invece, comunicano le loro partecipazioni solo trimestralmente, con un ritardo di 30 giorni.

Ricordiamo inoltre che generalmente gli ETF sono quasi sempre più efficienti dal punto di vista fiscale rispetto ai fondi comuni d’investimento a causa della loro interazione  e che poiché gli ETF sono negoziati come le azioni, è possibile fare “cose” che non si possono fare con i fondi comuni di investimento, compresi gli investimenti a margine.

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