Accordo Alitalia – Etihad: a farne le spese 2.500 dipendenti

alitaliaAlitalia e Etihad hanno trovato l’accordo, ma il sospiro di sollievo per il nuovo crac della compagnia aerea di bandiera sembra essere passato in secondo piano rispetto alla preoccupazione di dover far fronte a una ondata di esuberi che si preannuncia essere stimabile in circa 2.500 unità. In ogni caso, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si affretta a spegnere i fuochi della polemica, ribadendo come le cifre che sono circolate negli ultimi giorni (pari a oltre 3-4 mila unità) non siano veritiere, e come i tagli stimati nell’ex compagnia di bandiera per la fusione con Etihad siano inferiori ai 2.500, pur non di tanto.

Ad ogni modo, sembra che la discussione sui numeri sarà approfondita con le parti nel momento in cui verrà negoziato un piano specifico. In altri termini, afferma il ministro Poletti, “adesso parte il confronto, c’è una regia del ministro alle Infrastrutture Lupi, mentre il ministero del Lavoro è a disposizione per la parte che gli compete, ammortizzatori sociali e problemi relativi al lavoro”.

Oltre a quanto precede, rimane comunque aperta l’incognita europea, con il portavoce del Commissario ai trasporti, Helen Kearnes, secondo cui “la compagnia aerea non solo deve avere una proprietà maggioritaria da parte di interessi Ue, ma anche il suo controllo deve rimanere in mani Ue”. In altri termini, la Commissione non si esprimerà fino a quando non avrà ottenuto la documentazione rilevante per potersi assicurare che le regole Ue sono state rispettate.

È comunque il nodo lavoro a tenere banco sulle pagine di cronaca finanziaria e politica. Che gli esuberi avverranno è oramai risaputo: bisognerà solo comprendere in che modo, e con quali entità. “Ci sono situazioni diverse, c’è personale di volo e di terra, c’è una situazione precedente, c’era un piano legato ad Alitalia e c’è già un nucleo di persone con cassa integrazione a zero ore” – ha aggiunto Poletti, lasciando intendere come la situazione sia molto complicata. Pertanto, “bisognerà riconsiderare tutta questa situazione. Non abbiamo idea di quanto costi, c’è un fondo volo che è nelle disponibilità del ministero delle Infrastrutture. Bisogna capire come questa situazione si configurerà non essendoci ancora un accordo. Da quel che posso capire io c’è una valutazione attorno a 2.400/2.500 esuberi, almeno per quelle che sono le risultanze pubbliche, poi la discussione di merito ci sarà quando Alitalia e le parti discuteranno il piano”.

Foto by Matt Hinsa (Flickr)

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