Come i dati macro influenzano le Borse europee

forex99332I dati macroeconomici continuano a tenere banco in questi caldi giorni estivi. La loro influenza nei confronti delle principali Borse europee è più che evidente, tanto che le analisi fondamentali delle ultime sessioni hanno trovato rapido frutto nell’evoluzione dei listini dei mercati regolamentati del vecchio Continente. Tra i principali dati all’ordine del giorno spicca quello dell’industria europea, con la produzione nel mese di maggio tornata in territorio negativo. Stando alle informazioni appena elaborate dall’Eurostat, infatti, la produzione industriale dell’eurozona sarebbe calata dell’1,1%, in controtendenza rispetto all’incremento dello 0,7% nel precedente mese di aprile. Male anche l’andamento dell’Unione Europea, con una flessione dell’1,1% a maggio rispetto al medesimo + 0,7% nel mese di aprile. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente la produzione industriale è invece aumentata rispettivamente dello 0,5% e dell’1,1%. E l’Italia? Come era lecito (purtroppo) attendersi, il BelPaese ha fatto peggio della media, con un passo indietro dell’1,2%, ma ha comunque fatto meglio della Francia (- 1,3%) e della Germania (- 1,4%). Per quanto attiene i comportamenti delle principali banche centrali al mondo, la Bank of Japan sta realizzando l’attesa due giorni di incontri per rivedere la propria politica monetaria. Contemporaneamente, indicazioni sull’azione della Banca Centrale Europea sono in corso di elaborazione, e Mario Draghi dovrebbe presto tornare a parlare delle iniziative del proprio istituto monetario, il quale ha promesso (e manterrà) 1.000 miliardi di euro di sostegno alle famiglie e alle imprese attraverso aste di liquidità in favore degli istituti di credito (i quali potranno ricevere le generose elargizioni della Bce solamente se si impegneranno a incrementare le proprie erogazioni in favore del retail e del business). E la Fed? Dal canto suo l’istituto presieduto da Janet Yellen attenderà con impazienza la giornata di domani (al Senato) e di dopodomani (alla Camera) per poter presentare il rapporto semestrale sulla propria politica monetaria. Difficilmente potranno tuttavia realizzarsi delle sorprese in merito. Ci attendiamo invece la conferma di quanto già elaborato, e un atteggiamento sostanzialmente attendista nei confronti del secondo semestre dell’anno. A conclusione degli odierni dati macro segnaliamo quelli positivi (industriali) del Giappone, dove la produzione è cresciuta dello 0,7%.

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