Cosa sono i rating sulle obbligazioni

La maggior parte degli emittenti si assicura il rating delle obbligazioni da una o più agenzie come Standard & Poors (S&P), Moody’s, Fitch & co.

Dalle sue analisi e dalle discussioni con il management, l’agenzia assegna dunque il rating e si impegna a riesaminare continuamente il rischio dell’emissione. Per esempio, nel caso in cui la posizione finanziaria della società dovesse indebolirsi o migliorare, S&P potrebbe scegliere di inserire il  titolo obbligazionario nella propria watchlist del credito, con implicazioni negative o positive. Successivamente, S&P declasserà, aumenterà il rating o riaffermerà il rating originale.

Il rating sulle obbligazioni è interpretabile anche come un “costo”. Si tenga infatti conto che per mostrare ai potenziali investitori la qualità creditizia delle proprie obbligazioni, la società assume una terza parte indipendente riconosciuta per valutare la propria offerta di obbligazioni. Anche se le obbligazioni ricevono un rating inferiore al previsto e l’azienda deve emettere le obbligazioni con una cedola più alta per compensare gli investitori per il rischio extra, i benefici di un rating interagiscono con l’attrattiva per gli investitori e l’emissione di liquidità superano questi costi extra.

Detto ciò, nonostante il costo iniziale e la preoccupazione che un rating più basso del previsto possa causare ai manager, il rating di un’agenzia rende molto più facile vendere le obbligazioni nell’offerta del mercato primario, così come nel mercato secondario. Il rating funge da segnale al mercato che un’agenzia indipendente ha esaminato le qualità dell’emittente e dell’emissione e ha stabilito che il rischio di credito dell’emissione obbligazionaria giustifica il rating pubblicato.

Un’emissione obbligazionaria senza rating rischia dunque di essere accolta con freddezza sul mercato primario e sui mercati secondari illiquidi (cioè, i trader di obbligazioni e gli investitori non sono interessati ad acquistare o vendere le particolari emissioni).  Gli investitori possono avere buoni motivi per chiedersi: “Cosa sta cercando di nascondere? Se questa fosse stata davvero un’emissione obbligazionaria attraente, l’azienda l’avrebbe fatta valutare!”. Inoltre, alcuni tipi di investitori, come i fondi pensione e le compagnie di assicurazione, possono essere soggetti a restrizioni per quanto riguarda l’acquisto di debito pubblico senza rating.

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