JP Morgan vola grazie al trading online

trading onlineLa volatilità dei mercati ha rilanciato l’attività di trading, il vero volano della crescita registrata dalla JP Morgan, una delle principali banche statunitensi, la prima ad aver reso noto il bilancio del trimestre di avvio di quest’anno. Oltre le più rosee aspettative, i profitti hanno toccato il +12%, un incremento corrispondente a 5,91 miliardi di dollari. Le azioni dell’istituto di credito americano raggiungono 1,45 dollari, mentre le previsioni riportavano 1,40. Supera i pronostici anche il volume delle entrate, 24,4 miliardi.

Il comparto trading, che negli ultimi tempi aveva subito una battuta d’arresto a causa del ridotto livello di volatilità dei mercati, ha ottenuto una crescita del 12% (5,67 miliardi). Grazie al nuovo clima economico, sono aumentati gli scambi e le operazioni realizzate dai clienti, a vantaggio delle banche che possono così incassare le commissioni derivanti.

A conferma del solido profilo finanziario, la banca ha ricevuto l’okay della Federal Reserve agli stress test. Ciò ha permesso l’avvio di una nuova gestione del capitale, che consentirà l’incremento dei dividendi, portandoli a 0,44 dollari per singola azione. Ma come ogni realtà economicamente complessa, oltre alle luci ci sono inevitabilmente anche le ombre.

La JP Morgan è stata infatti oggetto di numerosi attacchi, tanto che diversi azionisti avrebbero ventilato l’opportunità di scorpori e interventi volti alla riduzione dei costi. Ciononostante il titolo del colosso statunitense nel pre-mercato ha collezionato un +1%, merito dei numeri presentati agli investitori. Ma i benefici della volatilità dei mercati, che a loro volta hanno condotto allo sviluppo del settore trading, hanno interessato anche altri istituti di credito d’oltreoceano.

Gli analisti hanno previsto che le sei banche più importanti d’America potrebbero aver realizzato utili pari a circa 22 miliardi nel primo trimestre, un bilancio nettamente positivo se raffrontato ai 17,71 miliardi del 2014. Le previsioni avranno comunque bisogno di un riscontro oggettivo prima di poter definire effettivamente l’entità del trend. Si dovrà infatti tenere conto, in particolare, dell’andamento di Bank of America, che nel 2014 ha messo in bilancio sei miliardi di dollari a causa degli oneri legali affrontati.

La fortuna del trading online, al di là delle oscillazioni di mercato, è stata una costante che ha segnato questo settore finanziario nel corso dell’ultimo decennio. Si tratta di un risultato espressione dei ridotti requisiti d’accesso, almeno da punto di vista tecnico. Basta disporre di un computer connesso a Internet e un conto abilitato.

Dal punto di vista dell’operatività il trading online permette di investire in tutti i principali mercati e quindi su qualunque asset (materie prime, cambio valute, azioni, indici). In grande ascesa è soprattutto il cosiddetto trading binario, basato sulle opzioni binarie, la vera nuova frontiera degli investimenti online, con posizioni che possono chiudersi in appena 60 secondi (per maggiori informazioni e approfondimenti vi rimandiamo al portale specializzato tradingbinario.it).

Ciò ha regalato ai broker, gli intermediari finanziari che permettono di acquistare o vendere sui mercati, sostanziali margini di profitto, anche se come effetto indiretto molti trader alle prime armi hanno visto vanificarsi i risparmi investiti. Non è possibile speculare sulla volatilità dei mercati senza adeguate competenze e una solida preparazione, sia teorica che operativa.

Se l’intento è quindi quello di guadagnare dal trading online, servono molte ore di studio e l’affinamento di strategie ben strutturate. Sono pochi quelli che riescono a divenire professionisti. Ai neofiti non resta che mettersi alla prova con i cosiddetti “conti demo” presentati dai broker. Una realtà virtuale che simula l’andamento dei mercati e consente l’esecuzione di investimenti con risorse fittizie. Al momento i segnali di mercato indicano che potrebbe essere il momento giusto per scoprire i benefici (e i rischi) del trading.

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