Pil Usa non delude, le Borse volano

soldi mazzettaLe Borse europee chiudono la giornata in buon rialzo in seguito alla pubblicazione dei dati aggiornati sul Pil americano. Dati particolarmente attesi, sui quali sostenevano straordinari auspici, e nei confronti dei quali gli stakeholders non sono stati certamente delusi. Il Pil è infatti stato rivisto al rialzo del 4,6%, con un incremento di 0,4 punti percentuali rispetto al 4,2% della seconda stima, e per un risultato che risulta essere sostanzialmente in linea con quanto atteso dagli analisti. Una inversione di tendenza rapidissima, visto e considerato che nel primo trimestre il Pil si era contratto del 2,1%.

Con dati così solidi, fanno certamente meno paura i contorni tetri che si stanno dipingendo sui confini internazionali. La Russia e l’Ucraina continuano a rappresentare uno scenario di grandissima tensione, mentre la guerra all’Isis sembra essere stata esplicitata dalla recentissima adesione del Regno Unito alla possibilità di compiere dei raid aerei.

Con uno sguardo in Europa, notiamo come a livello macroeconomico lo scenario sia ben più grigio di quello statunitense. Nel vecchio Continente scopriamo infatti che l’indice della fiducia dei consumatori in Germania, elaborato da Gfk, è calato ancora, giungendo a 8,3 punti contro gli 8,6 punti precedenti e contro gli 8,5 punti attesi. La fiducia dei consumatori francesi sembra resistere meglio, confermando gli 86 punti già sperimentati nel mese di agosto. L’indicatore rimane comunque ben sotto la soglia psicologica dei 100 punti, che separa un diffuso pessimismo, da un diffuso ottimismo.

A proposito di fiducia, è stata giornata di proclami anche negli Stati Uniti, dove l’indice misurato dall’Università del Michigan si è assestato a settembre sugli 84,6 punti, per lo stesso livello del mese di agosto, e in rialzo rispetto agli 82,5 punti della prima lettura. In Italia è invece giorno di pubblicazione dei dati sulle imprese. Ovviamente in calo.

In ambito valutario, l’euro chiude in calo di poco sotto quota 1,27 dollari, e ancora molto vicino ai minimi degli ultimi 22 mesi. La Borsa italiana porta l’indice FTSE MIB in crescita dell’1,88% a quota 20.795,37 punti.

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