Saipem chiude 2016 in calo
Saipem ha annunciato i propri dati relativi al 2016, esercizio che la società ha chiuso con una perdita di 2,08 miliardi di euro, a causa principale delle svalutazioni e degli oneri conseguenti alla riorganizzazione per 2,3 milioni di euro, e ricavi a 9,97 miliardi di euro, in calo da 11,50 miliardi di euro che invece era stato possibile conseguire nel corso del 2015. Il debito netto a fine dicembre 2016 era pari a 1,45 miliardi euro.
Alla luce di questi dati, la società ha confermato i propri obiettivi per il 2017, sottolineando dunque un EBITDA rettificato a circa 1 miliardo di euro contro 1,4 miliardi di euro nel 2016 e confermando di non prevedere la cessione di divisioni, in un periodo in cui il prezzo del petrolio non ha ancora spinto le compagnie petrolifere a tornare a investire nell’attività di esplorazione.
Per quanto concerne le altre notizie di giornata, sono uscite le conferme dei dati sull’aumento di capitale Unicredit, già anticipate qualche giorno fa: l’aumento di capitale di UniCredit lanciato il 6 febbraio è stato sottoscritto al 99,8 per cento, per un controvalore di 12,97 miliardi di euro. Risultano inoptati 1,5 milioni di diritti di opzione, utili per poter sottoscrivere circa 3,8 milioni di nuove azioni, che sono state dunque offerte in Borsa.
Infine, una breve nota su Salini Impregilo, con la società di costruzioni che ha chiuso il 2016 con un solido livello di nuovi ordini pari a 7,3 miliardi di euro, in grado di condurre il portafoglio ordini a 36,9 miliardi di euro. I ricavi ammontano a 6,1 miliardi di euro, con una crescita dell’1,1 per cento rispetto all’annop recedente. L’EBITDA è cresciuto del 9,3 per cento a 560 milioni di euro e l’EBIT del 5,6 per cento a 297 milioni di euro.